lunedì 21 febbraio 2011

Nuovo allarme inquinamento ma alla Moia non c'era niente


Estratto da “L’Adige” di domenica 13/02/2011, pag. 31


Sul fiume Denuncia e controlli nell'Adige

Anche ieri mattina, per la terza volta in poche settimane, il «paladino anti-puzza» Irzio Vanzo ha lanciato l'allarme per quello che - a suo dire - era un grave inquinamento da liquami che dal depuratore del Navicello si sarebbero riversati nel fiume Adige all'altezza di Borgo Sacco. Secondo Vanzo, nel fiume galleggiavano grandi chiazze marroni. Per questo il «paladino anti-puzza» ha allertato la polizia municipale, i vigili del fuoco, le redazioni dei giornali, le televisioni private di Trento e la sede regionale della Rai, invitate a mandare troupe e telecamere. Come la scorsa settimana, quando sul posto erano intervenuti i vigili urbani, i vigili del fuoco, i tecnici provinciali del Servizio Acque e dell'Appa, anche ieri una pattuglia della polizia locale ha ispezionato le rive dell'Adige dal Navicello fino a Borgo Sacco e alla Moia, senza trovare alcun riscontro. Gli agenti si sono imbattuti lungo le rive anche in numerosi pescatori armati di lenza: si sa che i pescatori sono i più attenti conoscitori della qualità delle acque. Ma anche da noi interrogati, ieri sulle sponde, non hanno notato alcuna chiazza sospetta, se non la normale torbidità dell'acqua dovuta al limo naturale ed al fango dei fondali. Irzio vanzo continua però nella sua versione e sostiene di aver visto «a occhio nudo le classiche bollicine a pelo d'acqua di quando la fognatura si riversa in acqua».

13/02/2011

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